APPUNTI DI PNL 11.5: Consulente familiare

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Mi guardo intorno, per strada, nei ristoranti, al cinema, ovunque vada, noto che sempre più famiglie mostrano di aver bisogno del supporto del consulente familiare.

So di neonati che vengono messi nella schiera degli angeli, perché mangiano  e dormono, e neonati che, inspiegabilmente e improvvisamente, smettono di dormire bene e cominciano ad essere classificati fra i “cattivi”.

La maggior parte dei genitori sa che i neonati non amano i cambiamenti, ma dentizione, inserimento al nido, cambio casa, e tutte le cose che accadono normalmente nella vita, costituiscono un disturbo nella routine del bimbo.

Noto anche che non si può andare al ristorante, senza essere invasi da bambini che gridano, corrono tra i tavoli, piantano grane rumorosissime ai poveri genitori, tenendoli in ostaggio, o, peggio, genitori che blandiscono i bambini con pericolose e vane promesse… o peggio ancora, genitori che perdono il controllo, picchiando con rabbia il piccolo.

Insomma, vedo che molti genitori, dato lo sfaldamento della famiglia arcaica, che pur nella rigidità dava delle linee guida, hanno bisogno di una mano.

Vedo molti genitori che hanno bisogno di una mano Share on X

Sempre più famiglie, tramite il passaparola, chiedono il mio supporto.

Che siano genitori di neonati con disturbi notturni del sonno, inappetenti; che siano genitori di bambini sui 2/3 anni in piena età del “NO!” oppositivo; che siano genitori di bambini diversamente abili o di ragazzi preadolescenti o adolescenti, il mio lavoro in poche parole consiste in 3 fasi:

  1. Il contatto da parte della famiglia e colloquio, in cui vengono messi in evidenza i comportamenti improduttivi e le comunicazioni disfunzionali;
  2. L’osservazione, sul campo, ovvero in famiglia e la verifica del tipo di linguaggio usato;
  3. Il reindirizzamento della famiglia su nuove linee guida di linguaggio e comportamento efficace.

A volte c’è necessità di un incontro individuale con entrambi o con un solo genitore che potrebbe avere necessità di una focalizzazione e di resettaggio emotivo/linguistico.

L’intervento di solito viaggia sui 3/4 appuntamenti  per disturbi del sonno/alimentari del neonato e 4/8 incontri per famiglie con figli più grandi, incontri che variano in relazione a quando si è manifestato il problema. Più il problema è “vecchio”, soprattutto nei disturbi del sonno del neonato, più il resettaggio sarà emotivamente forte, per i genitori.

Non si tratta di psicoterapia, ma di un intervento sul campo per osservare le dinamiche familiari e il linguaggio non verbale che circola tra i genitori e figli, nella fase infantile, mentre nella fase adolescenziale noto la tipologia di parole che scorrono tra genitori e figli.

La consulenza telefonica è gratuita, anche per verificare che sia un caso di mia competenza o di psicologo o terapeuta, o addirittura un caso in cui si debba escludere patologie mediche, e quindi rimando la famiglia al pediatra o consiglio indagini che devono farsi prescrivere dal pediatra, per chiarire che non ci siano malattie in corso.

Potete anche contattarmi via mail (nel menu in alto) per espormi nel dettaglio la problematica che riscontrate, e sarà mia cura rispondervi e fissare un colloquio telefonico per capire come aiutarvi al meglio.

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