Oggi ho conosciuto una ragazza al mare. Una bella ragazza, un po’ nascosta dietro qualche chiletto, ma bella. La chiamerò Alessandra, nome di fantasia.
Abbiamo parlato un po’ insieme e con grande semplicità ci siamo raccontate un po’ di vita. Il cibo, il modo di essere. Una cosa piacevole.
Mi ha detto dell’università lasciata, di un lavoro che non c’è. Del suo trasloco da una grande città in una cittadina di mare. Le ho dato qualche dritta per il lavoro indicandole un percorso possibile in un settore che non conosce crisi, se fai bene il tuo lavoro.
Ho capito che il rapporto col cibo è compensativo, certo non ci voleva la palla di vetro.
Poi Alessandra mi ha detto di questi attacchi di ansia così potenti da indurla a portare con sé i farmaci che si usano in questi casi. Anche se non li prende, sapere che li ha nella borsetta la tranquillizza.
Allora m’è venuto in mente che anche gli strumenti di PNL possono avere lo stesso potere, ma senza controindicazioni.
Attenzione, questo solo per chi vuole affiancare la PNL ai farmaci, almeno all’inizio. Non mi sostituirei mai ad un medico, non sono un medico. Come saggiamente fa Alessandra, li ha con sé. E non sarei mai io a dire qualcosa in merito.
Si tratta solo di provare una strada diversa, che ti ridà il potere sulla tua vita, quando sembra che un farmaco debba averlo su di te.
Un farmaco è un elemento esterno, puoi solo assumerlo o no, ma non hai potere. Invece di affidarti a qualcosa di esterno la PNL di III generazione è facile è semplice e puoi utilizzarla tutte le volte che vuoi.
Ovvio che non serve con chi ha problemi gravi, psicosi, patologie nervose, disfunzioni gravi del sistema neurovegetativo. Stiamo parlando di persone sane, sanissime, con una momentanea defaillance. Come Alessandra appunto.
Io oggi ho immaginato Alessandra con quegli strumenti in mano e mi sono detta: “Questa ragazza ha una sua leggerezza e una grazia nel modo di porsi che se potessi darle questi strumenti non solo non avrebbe più bisogno delle pillole nella borsetta, ma potrebbe comprendere qual è il suo elemento e viverselo, come merita”. E magari capire cosa vuole fare della sua vita attraverso i 6 elementi di Dilts.
Ecco, Alessandra… Tu puoi avere tutto dalla vita, se ci credi.
E come si fa a crederci?
Beh, intanto si buttano via gli attacchi d’ansia, poi ne parliamo, ok?